mercoledì 3 maggio 2017

BIN LADEN? SANTO SUBITO!




PENSIAMOCI SU: UNA RUBRICA DI LUIGI ORSINO

Noi siamo costretti ad osservare ciò che accade intorno a noi da una posizione molto svantaggiata, non possiamo vedere gli avvenimenti nel loro insieme ma dobbiamo accontentarci di visioni parziali. I nostri punti di osservazioni ci consentono di accedere ad immagini distorte, inadeguate a comprendere il quadro generale nella sua interezza. Per fare un esempio è come se volessimo capire il soggetto del dipinto “La ragazza con l’orecchino di perle” osservando solo la parte superiore della tela, vedendo una testa fasciata da una sorta di turbante penseremmo ad un soggetto orientale, un uomo o una donna indiana o mediorientale. Sicuramente, non conoscendo il dipinto, arriveremmo alla conclusione che il soggetto è una giovane donna fiamminga. In realtà la cosa è ancora più complessa. Abbiamo di fronte un complicatissimo puzzle formato da milioni di tessere e noi abbiamo la visione di una sola di esse, stante così le cose è impossibile per tutti capire cosa riproduce il puzzle a me di non essere uno dei creatori.

Oggi la nostra vita è governata da una forma di economia deviata, una sorta di organismo geneticamente modificato, quello che un tempo si sarebbe chiamato “chimera” cioè un essere che non esiste in natura ma che è frutto della fantasia, spesso anormale, di qualcuno. Tutto cominciò molto tempo fa e cioè quando l’uomo perse la proprietà degli attrezzi del suo lavoro, vale a dire con l’avvento dell’era industriale. Dall’industrializzazione al capitalismo il passo fu, ovviamente, breve. Il “capitalismo” e la “libera impresa” su cui sono state fondate le moderne democrazie sono delle truffe create per accentrare le risorse economiche nelle mani di un numero estremamente ristretto di persone, quindi alla base del male c’è una iniqua distribuzione della ricchezza. Con il passare del tempo le tecniche per rendere più efficace questo accumulo di potere finanziario si sono evolute ed affinate in maniera quasi fantascientifica. Valga un esempio per tutti: I prodotti finanziari denominati “Derivati”. I derivati non sono altro che una scommessa, un gioco d’azzardo in cui vince sempre chi tiene il banco, tutti gli altri sono destinati inevitabilmente a perdere. Ciò avviene per un semplice motivo i derivati sono un pronostico sul valore futuro di un qualsiasi altro prodotto finanziario, quei pochi che fanno la previsione giusta si tengono il capitale investito più una percentuale di guadagno, in realtà azzeccare la previsione giusta sfiora l’impossibile, quindi a vincere è sempre il banco cioè gli istituti bancari che artatamente hanno convinto i loro clienti ad investire in sicura perdita. Tutto ciò è possibile solo grazie alla deregolamentazione delle banche. Le banche divenendo sempre più potenti si sono potute permettere di condizionare la politica, anzi di fare essi stessi la politica. Le banche si sono messe, legalmente, nella posizione in cui nessuno può chiedere loro conto della gestione del denaro che gli è stato affidato, le ultime leggi approvate in Italia sono la lampante dimostrazione della giustezza di questo assunto. Inoltre le banche possono, quando vogliono, dichiarare sofferenze, spesso presunte o semplicemente gonfiate, e chiedere l’intervento dello Stato che con un bel “Decreto salva banche” non farà mancare il supporto ai soci in affari (leggi soci a delinquere). Come si gonfiano le sofferenze? Semplice se si concedono in prestito centomila Euro e poi si fa lievitare tale cifra con accorti meccanismi, che sono vera e propria usura legalizzata, diciamo dopo alcuni anni tale cifra si può anche triplicare o anche di più. A questo punto la banca metterà in sofferenza, a fronte dei centomila, quattrocento o anche cinquecentomila Euro. 

Fin qui tutto va benone per chi siede al tavolo dei potenti che si abbuffano, il problema sorge quando entra in gioco quella maledetta cosa che è la democrazia. In pratica il fatto che ogni uomo valga un voto è un grosso problema per quel ristrettissimo circolo di persone che detengono il 90%, ed oltre, della ricchezza. Come fare allora per aggirare questo pericoloso scoglio? Potrebbe sempre saltare fuori un pazzo che propone di fare guerra aperta ai grandi potentati economici. Certo è sempre possibile corromperlo, proporgli un posto al tavolo dei mangioni, ma se il pazzo non accettasse? Una probabilità remota ma pur sempre possibile. 

La legge di Murphy dice:” se qualche cosa può andare storto stai certo che succederà”. Non è proprio il caso di correre rischi a chi strige la nostra vita nelle sue mani. Nell’attesa di trovare un modo per liberarsi di quella stupida regola che vuole che ogni uomo valga un voto bisogna lanciare dei falsi bersagli, dei nemici, reali o fasulli, che catturino l’attenzione delle masse, che impedisca loro di porsi domande sulla difficoltà di comprendere il tutto partendo da una piccola tessera del puzzle. Insomma, si sono detti i super potenti, diamo al popolo un motivo per avere paura, mettiamoli in uno stato continuo di agitazione, facciomogli temere per la vita sua e dei suoi cari, creiamo dei mostri spaventosi da odiare. Così nasce il terrorismo internazionale, finanziato, addestrato e fortemente voluto da quel ristrettissimo circolo sovranazionale di uomini che tengono saldamente le redini dell’economia globale.  Intendiamoci bene i terroristi sono un pericolo reale il vero problema è che quei mostri sono stati creati in laboratorio, allevati pazientemente e poi buttati tra di noi per farci appuntare l’attenzione su quell’unica tessera tralasciando di porci la domanda: Cosa rappresenta il puzzle nel suo insieme?

Da questo punto di vista Bin Laden e chi prima e dopo di lui hanno focalizzato l’attenzione delle masse sono da santificare per chi non ci vuole attenti ed informati sul quadro generale che ci circonda.
Luigi Orsino          

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