venerdì 23 dicembre 2016

LA PORTA DELLE TENEBRE



Pensiamoci su: Una rubrica di Luigi Orsino

N.d.R. Vorrei fare un breve incipit su questo brillante articolo di Luigi Orsino e non voglio di certo entrare nel merito della caccia ai terroristi o alla vera o presunta pericolosità degli immigrati islamici. Voglio porre l'attenzione invece sull'assoluta incapacità ed incompetenza di chi dovrebbe rappresentare le Istituzioni, che dopo poche ore dall'uccisione del terrorista implicato nella strage di Berlino, ha fatto i nomi alla stampa dei due agenti coinvolti. Un' atto di un'intelligenza raffinata che mette in seria difficoltà anche i pochi neuroni attivi di Homer Simpson.
Non preoccupatevi la Polizia Postale ha provveduto questo pomeriggio ad oscurare i profili Facebook dei due agenti coinvolti... meno male! Ora la famiglia è al sicuro. Se non fossi una persona educata scriverei quello che penso in "vulgata toscana" delle gole profonde del Ministero degli Interni.

Un nuovo atto terroristico, l’attentato di Berlino, ha sconvolto la tranquillità che vorremmo regnasse nelle nostre vite. Tutto ciò che le autorità possano fare in materia di sicurezza è inutile, non vi sono obbiettivi sensibili. Tutti gli obiettivi sono validi, un cinema, una discoteca, un ristorante, un bar, qualsiasi posto de vi siano presenti un numero, più o meno, consistente di persone è un obiettivo strategicamente appetibile per i criminali islamici. Ciò che importa ai macellai di Maometto è l’impatto mediatico sulla gente, il senso d’insicurezza, la paura serpeggiante, la sfiducia nella possibilità di essere protetti. Tutti fattori che, loro sperano, possano portare alla resa e, ancor peggio all’emulazione.
Finché gli ignavi, stupidi e vili governanti occidentali non accetteranno la realtà di fatto, una guerra senza confini contro un nemico infido ed in gran parte già in casa nostra, non potremo frenare l’espansione della violenza e gli attacchi portati contro di noi.
Se poi qualcuno si illude che è stato raggiunto il limite e peggio di ciò che è già avvenuto non potrà avvenire devo, purtroppo, dire che è in grave errore. In verità ci sono un infinità di modi con cui i carnefici musulmani, in realtà è una questione di potere ed economica più di quanto non sia religiosa, possono portare a noi l’orrore assoluto.
Sicuramente hanno ha disposizione armi di distruzione di massa, ordigni nucleari, ma se ciò non fosse non vedo difficoltà ad entrare in possesso di armi biologiche. Non pensate a nulla di tecnologico, chiunque può entrare in possesso di un’arma biologica estremamente letale, anzi divenire lui stesso un’arma biologica.

Per esemplificare occorre fare una piccolo digressione: Il virus più letale oggi conosciuto è denominato “EBOLA”.  Mentre scrivo il virus Ebola sta infuriando sulla popolazione dell’Africa occidentale. L’epidemia del 2014 è diventata la più esplosiva e devastante dall’apparizione. Ebola fu identificata nel 1976 durante un’epidemia in un piccolo ospedale rurale a Yambuku, Zaire (ora Repubblica Democratica del Congo), vicino al fiume Ebola. Da allora il virus si è manifestato varie volte in vari sperduti villaggi, esso è talmente letale da uccidere tanto rapidamente le sue vittime da frenare, in tal modo, il diffondersi dell’epidemia. Semplicemente gli esseri umani infetti muoiono prima di infettarne altri. Ovviamente ciò è valido per zone scarsamente abitate. Una varietà, molto meno virulenta, accidentalmente, fu importata in Germania insieme ad alcune scimmie infetta e fu dura lotta contenere il diffondersi dell’epidemia. Eppure la varietà di Ebola che colpì la Germania uccideva non più del 20% delle persone infettate e l’infezione si sviluppò in un’area altamente circoscritta e adeguatamente attrezzata contenere fughe di materiale contaminato (laboratori di biologia sperimentale). La varietà più virulenta, detta Ebola Zaire, causa il decesso del 90% degli infettati. Non esiste vaccino, non esiste cura, non si conosce la specie ospite dell’agente patogeno. Il periodo di incubazione del virus, prima che si manifestino i sintomi, ma durante il quale il soggetto infetto, anche se asintomatico, è in grado di infettare tutti coloro con cui viene in contato varia dagli 8 ai 18 giorni. Esiste una zona lungo il corso del fiume Zaire, all’interno dei tanti villaggi sparsi nella foresta pluviale dove il virus è endemico. Se qualcuno vuole contrarre l’infezione non deve far altro che fare una piccola ricerca e scoprire dove può ammalarsi, recarsi sul posto, frequentare quanta più gente possibile e con buone probabilità si beccherà l’Ebola. Cosa vieta ad un terrorista votato al martirio a fare un viaggio in Africa, ammalarsi e poi, durante il periodo d’incubazione, farsi un lungo e piacevole giro per tutte le più grandi e popolose città degli infedeli? Potrebbe causare milioni di morti, uno scenario allucinante da peste Manzoniana. Allora perché non lo fanno? Sicuramente perché mirano ad avere con le loro azioni la massima visibilità mediatica, vale più una bomba in un bar che un’epidemia strisciante, devastante ma dall’origine occultabile dalle autorità. Inoltre chi comanda, i cervelli, del terrorismo non ci tengono affatto a correre a godersi le grazie delle 72 vergini promesse dal Corano. Nessuno può garantire loro che una volta spalancata la porta delle tenebre essa non inghiotta loro stessi.

D’altro canto, paradossalmente, quella che è la forza maggiore dei terroristi, la frammentazione, le cellule dormienti e i folli disposti ad ogni crudeltà contro gli altri ma anche contro se stessi, potrebbe rivoltarsi contro i grandi strateghi del terrore. Un pazzo suicida potrebbe sentirsi investito dalla volontà divina di agire e muoversi in tutta autonomia, le porte dell’inferno si aprirebbero qui sulla Terra.
Non ho descritto questo scenario apocalittico per instillare il terrore o per dare delle idee nuove ai criminali, non ne hanno bisogno credetemi. La mia intenzione è unicamente far capire che siamo solo all’inizio di una nuova era che potrebbe anche rivelarsi la più oscura che l’uomo abbia mai vissuto.




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