martedì 22 novembre 2016

MASS MEDIA E MAINSTREAM L'ELOGIO ALLA PEDOFILIA

Editoriale di Stefano Becciolini

Qualche settimana fà  mi è capitato di ascoltare la trasmissione di Gianluca Nicoletti dal titolo “Melog” in onda ogni giorno dalle 12 alle 13 su Radio 24, Il Sole 24 ore, la radio di Confindustria. Fino dalle prime battute e dall’incipit del giornalista ho capito subito dove si voleva andare a parare: la favola di Pinocchi non sarebbe altro che l’anticipazione della “ Stepchild adoption”  cioè la possibilità di adottare, o ottenere attraverso la pratica dell’utero in affitto e poi adottare, un bambino da parte di coppie dello stesso sesso. Premetto che non ho personalmente nulla contro gli omosessuali ma sono contrario a che essi possano avere la possibilità di adottare, in qualsivoglia modalità, un bambino, ritenendo non idonea una famiglia non tradizionale, uomo-donna, a garantire il giusto equilibrio e la giusta percezione del “normale” ad un individuo in via di formazione psicofisica. Questo è il mio pensiero, contestabile ma pur sempre mio pensiero per il quale mi appello alla libertà di espressione. Secondo alcuni giornalisti e pseudo filosofi, Collodi (autore della storia di Pinocchio) avrebbe con questa sua opera, più o meno occultamente, narrato una storia di natura sessuale a fosche tinte. Innanzi tutto dobbiamo tenere ben presente che Pinocchio era un bambino, quindi che tra il gatto, la volpe (adulti) e pinocchio vi fossero rapporti di natura sessuale, che l’episodio dell’impiccagione di Pinocchio fosse la rappresentazione di una pratica sessuale definita "asfissia erotica" e che il paese dei balocchi fosse una sorta di gay pride durante il quale si svolgevano atti sessuali con la partecipazione di bambini è aberrante innanzi tutto perché coinvolge minori e in qualche modo sdogana la pratica criminale della pedofilia. Quanto affermato è riportabile alle teorie di Joseph Overton (teoria delle finestre di Overton). Chi Era overtono? Overton era, deceduto nel 2003 a seguito di un incidente aereo era stato il direttore del centro d’analisi americana, la sua teoria si basa sulla possibilità che ideee e/o comportamenti inizialmente rigettati dalla società se adeguatamente appoggiate da canali preferenziali, giornali, TV, radio, media in genere, possono finire per essere recepiti e accolti nel contesto della società, anche quando i propugnatori iniziali siano una ristretta minoranza. In ultima analisi Overton dice che anche concetti ritenuti inaccettabili possono essere trasformati in consuetudine e legittimati se ad appoggiarli ci sono canali preferenziali. Ovviamente non si riferisce solo alla pedofilia ma a tutte le pratiche e le azioni ritenute illegittime, illecite o illegali, pratiche che possono essere introdotte nella legalità anche se sono propugnate da una cerchia ristretta di individui a discapito della maggioranza, maggioranza che si lascerebbe condizionare dall’opinione dei media. Mi preme ribadire l’azione abominevole di voler far passare la favola di Collodi come un’esaltazione, più che una legittimazione, della pedofilia. La favola è rivolta ad un pubblico di bambini, i personaggi sono, in gran parte bambini e l’idea che questa visione travisata possa attecchire tra coloro che ascoltano la trasmissione è inquietante e ripugnante. Rendiamoci conto che tutto può essere travisato, di tutto si può fare una lettura negativa. Mi chiedo, con apprensione, cosa si potrebbe dire su “Biancaneve e i sette nani” o sulla “Bell’addormentata. 
Non voglio certo colpevolizzare Nicoletti, che stimo, del resto, come egli stesso asserisce l’idea dell’articolo l’ha presa da un articolo della “Stampa” di qualche giorno prima. 
Per chi volesse approfondire il tema specificio trattato nella trasmissione Melog, può  cliccare sul link sottostante:

Trasmissione Radiofonica RF912 



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