domenica 7 giugno 2015

MATTEO RENZI E IL PROCESSO SCOMODO DEL 15 GIUGNO 2015

Il Giudice Marzia Cacchiani Magni  del Tribunale di Firenze rimanda il processo di Matteo Renzi, che doveva tenersi lunedì 15 giugno 2015 al 16 marzo 2016, per motivi di  “Impegni coincidenti” e nello specifico per  un "Convegno".
Il processo in questione vede Matteo Renzi schierato contro Alessandro Maiorano, dipendente comunale, che aveva denunciato l’ex Sindaco ed ora Presidente del Consiglio, su alcune presunte “spese pazze” quando Renzi era presidente della provincia e successivamente per alcune assunzioni a chiamata diretta compiute sempre dal Premier.
In varie interviste, Alessandro Maiorano aveva accusato Matteo Renzi di avere proceduto a spese per un'ammontare di 29/Milioni di Euro e nello specifico in:
voli intercontinentali, cene, vini, aragoste, donazioni, alberghi, viaggi, bistecche, bagordi vari e tanto tanto altro ancora.
Per queste affermazioni e per l'esibizione di una maglietta con la scritta: “Matteo Renzi ha speso 20 milioni di euro da presidente della Provincia pagati dal contribuente”, Alessandro Maiorano era stato denunciato da Renzi  per presunto 595 cp (diffamazione).
Maiorano, nel processo del 15 giugno, avrebbe portato prove e nuovi testimoni.
La cosa che fa più riflettere, secondo l'Avvocato Taormina difensore di Alessandro Maiorano, è che il giorno 15 - 16 e forse anche il 17, il Pubblico Ministero è impegnato in un'iniziativa di carattere Magistraturale non meglio precisata. Nell'udienza del 15 giugno si sarebbe trattato solamente di valutare la lista testimoniale per poi transitare all'udienza successiva per ascoltare i testi che vede come primo della lista Matteo Renzi.
Sempre per l'Avvocato Taormina, il PM essendo una figura impersonale, e vista l'esclusività nel processo del 15 giugno all'acquisizione dei testi, non era necessaria l'esclusiva presenza del Giudice Marzia Cacchiani Magni, ma poteva essere un qualsiasi altro giudice della Procura.
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Lo stesso Avvocato Taormina ha presentato le sue rimostranze al Consiglio Superiore della Magistratura, anche alla luce del fatto che delle interpellanze che sono state fatte alla Procura della Repubblica di Firenze, non se ne è  saputo più nulla ed i Magistrati che vengono da lui  interpellati, si rifiutano di parlare.
Non voglio entrare nel merito sulla decisione della Procura di Firenze a posticipare di 9 mesi e quindi allungare i termini processuali per fare luce finalmente su una vicenda che getta ombre sull'operato pregresso di Matteo Renzi, ma credo che questo processo sarebbe stato ancora più scomodo viste le recenti Elezioni Regionali che hanno visto il PD perdere più di 2/Milioni di voti.
Credo altresì che dovrebbe essere cura e premura di Matteo Renzi, in qualità di Primo Ministro della Repubblica Italiana nel volere fare luce al più presto sulla vicenda, visto anche che il suo motto è "il nuovo che avanza". 
Articolo di Stefano Becciolini © del 7 Giugno 2015



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